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Etimologia.
Il nome Moscato di Scanzo deriva dal Comune di Scanzorosciate (BG), situato all’imbocco della Val Calepio, dove si ritiene che il vitigno abbia avuto il suo primo centro di coltivazione.
Origini.
Vitigno dalle origini misteriose ma antichissime, fu probabilmente portato sui colli di Scanzo addirittura dai coloni romani. Nella sua zona tipica di produzione, il "tanto rinomato Moscato di Scanzo, noto nelle regioni più lontane" era già presente a metà del trecento.
Diffusione.
Nonostante la sua antica provenienza, questo vitigno è diffuso esclusivamente nella zona del Valcalepio D.O.C.
Ambiente.
La zona della Valcalepio, estesa su una fascia semicircolare di una decina di chilometri, è caratterizzata, ad ovest di Bergamo, da terreni scisto-argillosi, mentre ad est prevalgono le argille calcaree di origine morenica.
Storia.
Un tempio dedicato a Bacco, che sorgeva in Borgo San Lorenzo a Bergamo, fa risalire la coltura della vite in queste contrade all'epoca romana, mentre la stessa letteratura latina non manca di notare la presenza di vigneti che si estendevano su questi rilievi.
Il Moscato di Scanzo, varietà già conosciuta alla Corte degli Zar di Russia, compariva sulle mense dei Visconti e degli Sforza di Milano.
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