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Etimologia.
Il nome Pignola deriva dalla caratteristica forma del grappolo, simile ad una pigna, comune ad altre uve dal grappolo molto serrato, come il Pignolo friulano o il Pignoletto emiliano.
Origini.
Varietà tipica Valtellinese, dove la sua coltivazione risulta certa già nel XVI secolo, la Pignola è coltivata in Lombardia anche nella provincia di Bergamo. Nella descrizione che viene data dal Bollettino ampelografico (1878), troviamo molte similitudini tra la Pignola valtellinese e quella diffusa a Novara e Vercelli, tanto da farci presumere una sua origine piemontese.
Diffusione.
La Pignola è diffusa prevalentemente in Valtellina sebbene sia reperibile anche in altre aree della Lombardia.
Ambiente.
Unica valle della Lombardia disposta longitudinalmente, la Valtellina è solcata dall’alto corso dell’Adda. Il clima, in contrasto con le vicine montagne, è mitigato dalla breva, venticello proveniente dal lago di Como, mentre l’orientamento dei vigneti, tutti esposti a Sud, consentono l’accumulo sulle terrazze di temperature riscontrabili solo in zone più meridionali.
Storia.
Intrapresa dalla popolazione dei Celto-Liguri con l’applicazione delle tecniche apprese dagli Etruschi, la coltivazione della vite si sviluppò fino all’epoca romana, dalla quale ci giungono i resoconti dell’utilizzo di grandi botti di legno per la conservazione del vino.
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