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Etimologia.
Questo vitigno è chiamato anche Cannonao, localmente Cannonaddu o Cannonadu Nieddu.
Origini.
Indagini sul Dna hanno messo in evidenza che si tratta dello stesso vitigno presente in Spagna col nome Garnacha e in Francia come Grenache. Dunque potrebbe essere stato introdotto in Sardegna durante la dominazione aragonese. È geneticamente identico anche alla Vernaccia nera e al Tocai rosso.
Diffusione.
Questa varietà , tipica della Sardegna, è coltivata anche in Veneto col nome di Tocai Rosso, in Umbria come Gamay del Trasimeno, e dalle Marche alla Sicilia come Alicante.
Ambiente.
La maggior parte dei vigneti in Sardegna si addensano nella fascia litoranea, occupando la pianura e le basse colline. Un po’ più rare sono le coltivazioni all’interno, se si eccettua l’estesa area del Campidano, la piana che da Cagliari si allunga verso Oristano.
Storia.
Nel XIII Pietro d’Aragona conquistò Alghero, fino ad allora sotto il dominio dei Doria genovesi. Attento alle questioni agricole, diede grande impulso alla viticultura, che nei secoli successivi divenne una delle attività principali dell’isola. Oggi il Cannonau è il vino più importante della Sardegna.
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