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Etimologia.
Il termine nieddu significa in sardo “nero”. Da qui il nome Nieddera, ad indicare un vitigno dalla buccia scura, in grado di dare origine a vini fortemente colorati.
Origini.
Nulla si sa di certo su questa antica varietà sarda, anche se, secondo alcuni Autori, il Nieddera sarebbe un particolare biotipo di Carignano, nota varietà autoctona sarda.
Diffusione.
Il Nieddera è diffuso in pochissimi esemplari nelle zone di Cagliari, Nuoro ed Oristano. Trova in Còntini, in assoluto, il suo interprete migliore.
Ambiente.
La Valle del Tirso, compresa tra Cabras e Baratili S. Pietro, è generalmente caratterizzata da terreni ciottolosi ed un clima caldo e asciutto, grazie al contributo dei venti che provengono dall'Africa.
Storia.
La Valle del Tirso è da sempre famosa per la coltivazione pressoché esclusiva di uno dei più straordinari vitigni sardi (uno dei pochi a potersi definire realmente autoctono): la Vernaccia di Oristano, da cui si ricava l’omonimo vino-aperitivo, realizzato con una tecnica enologica ossidativa che non ha uguali nel resto d’Italia.
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