Vuoi essere costantemente informato sugli eventi e sulle iniziative di AutoctonO? Direttamente nella tua casella di posta elettronica notizie, approfondimenti e curiosità.
Etimologia.
Il nome Corvina si riferisce al colore nero, corvino appunto, del vino che si ricava da questo vitigno.
Origini.
Poco si conosce sulle origini della Corvina veronese, e le prime notizie, riferite a questo vitigno coltivato nella Valpolicella, si hanno a partire dal 1824 ad opera del Pollini. E’ una varietà distinta da altre Corvine, quale la Corbina vicentina e la Corvina pelosa, di origine diversa.
Diffusione.
La Corvina veronese è coltivata in tutta la zona della Valpolicella, del Bardolino e del Garda orientale, dove rientra nei disciplinari di produzione delle omonime DOC.
Ambiente.
La zona della Valpolicella, in cui è ricavato questo vino, è delimitata a sud dall’Adige; a nord dalle cime della Lessinia; ad est dalle colline fra Parona e Quinzano; e ad ovest dal massiccio del Monte Pastello.
Storia.
La coltivazione della vite in Valpolicella comincia a svilupparsi con la dominazione romana (che a Verona inizia a metà del II secolo a. C.), supera indenne le invasioni barbariche del periodo medioevale e le vicissitudini napoleoniche, arricchendosi di volta in volta delle scoperte in campo agrario ed enologico che hanno fatto di questa zona una delle più importanti di tutto il Nord Italia.
Oltre 300 schede dei principali vitigni autoctoni italiani divisi per regione di origine. Scegli la regione.