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Etimologia.
Due sono le interpretazioni del nome Friularo: secondo alcuni fa riferimento ad una provenienza friulana del vitigno; secondo altri deriverebbe dal latino “frigos” o “frius” (freddo), a richiamare la tardività della sua maturazione.
Origini.
Identificato oggi come un particolare biotipo di Raboso del Piave, il Friularo fu citato già nella seconda metà del 1700, quando il poeta veneziano Ludovico Pastò scrisse una poesia sul vino intitolata “El Vin Friularo de Bagnoli”, dove l’autore, entusiasta bevitore di Friularo, per ben trenta pagine ne declama la bontà e le virtù.
Diffusione.
Come Friularo, questo biotipo di Raboso è diffuso esclusivamente nella zona di Bagnoli.
Storia.
La coltivazione della vite nell’area bagnolese ha origni romane. Nel 954 d.c. il duca Longobardo Almerigo donò al Vescovado di Padova il territorio che oggi corrisponde al comune di bagnoli di Sopra, zona di produzione del Bagnoli classico. Dal XVII sec. I conti Widman resero famoso nella Serenissima ed all’estero il “vin Friularo”, decantato da poeti come il Ruzzante, Goldoni e Pastò.
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