Vuoi essere costantemente informato sugli eventi e sulle iniziative di AutoctonO? Direttamente nella tua casella di posta elettronica notizie, approfondimenti e curiosità.
Etimologia.
Come accade per tutti i vitigni che iniziano con âverd-â, nel nome è insito il richiamo al colore verde giallastro dellâacino.
Origini.
Conobbe un periodo di grande espansione agli inizi del Settecento: infatti, dopo che la fortissima gelata del 1709 depauperò le campagne venete, fu utilizzato per ricostruire il patrimonio viticolo delle campagne venete. à ricordato nelle cronache del Caronelli nel 1788.
Diffusione.
Il territorio maggiormente vocato per la coltivazione di questo vitigno è il Trevigiano, particolarmente le colline di Conegliano. Qui viene utilizzato nella Doc Conegliano-Valdobbiadene, in unione al prosecco, ma va ricordato anche il vino passito Torchiato di Fregona, assai raro da trovare!
Ambiente.
Lâambiente è suggestivo: dolci colline, ad unâaltezza variabile tra i 50 e i 500 m, ricoperte da lunghi filari di vigneti. Un paesaggio agreste di grande impatto.
Storia.
Dopo il successo ottenuto allâepoca dei Romani, lâarrivo dei barbari segnò il declino della coltivazione della vite. Nel III secolo d.C. il vescovo di Verona, san Zeno, esortava addirittura dal pulpito il popolo a promuovere lo sviluppo di questa attivitĂ . Oggi il santo è ricordato nel marchio di tutela dei vini veronesi Doc.
Oltre 300 schede dei principali vitigni autoctoni italiani divisi per regione di origine. Scegli la regione.