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Etimologia.
La Croatina deve il suo nome al colore corvino, scuro, delle sue bucce. Secondo alcuni studiosi potrebbe invece derivare dalla corruzione del termine dialettale indicante la cravatta, da intendere quindi come vino adatto alle feste o alla domenica, occasioni in cui si indossava la cravatta.
Origini.
La Croatina, originaria di Rovesciala, è uno dei vitigni oltrepadani di maggiore tradizione, sebbene la sua grande diffusione sia seguita alla distruzione dei vigneti europei causata dalla fillossera. Grazie alla sua elevata produttività e resistenza alle malattie, infatti, essa è stata preferita ad altre uve locali, giungendo a diventare la varietà più coltivata in tutta la Lombardia.
Diffusione.
Oltre che in Oltrepò, la Croatina è diffusa in Piemonte, in Veneto e, in misura minore, in altre Regioni del Nord Italia.
Ambiente.
Il comprensorio dell’Oltrepò Pavese si identifica con la porzione più meridionale della provincia di Pavia, a ridosso delle prime formazioni appenniniche, ed è costituito da un insieme piuttosto eterogeneo di ambienti naturali che spaziano dai 100 ai 500 metri sul livello del mare.
Storia.
Già in epoca romana, le case dell’Oltrepò erano descritte con cantine più ampie dell’abitazione, e lo storico greco Strabone (30 a.C.) attribuiva all’Oltrepò l’invenzione della botte. Nel 568 Pavia divenne capitale del Regno Longobardo. Pur continuando a produrre alcuni vini, le vigne furono per lo più abbandonate. Solo con la fine del Cinquecento si assisterà a una netta ripresa della viticoltura.
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