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Etimologia.
È conosciuto anche come Moscatel, Moscat, o Moscatello, oppure come Moscato Sirio e della Siria. A Padova è chiamato Fior d’Arancio, mentre a Bolzano prende il nome tedesco di Goldenmuskateller.
Origini.
Costituisce una delle tre varietà della famiglia dell’uva Moscato (bianco, giallo e di Alessandria o zibibbo), ma ha caratteristiche peculiari, per esempio l’origine, non greca come gli altri, bensì medio-orientale.
Diffusione.
Viene coltivato in Trentino Alto Adige, dove compare nelle Doc Trentino e Alto Adige in versione secca, dolce e passita. Nel Veneto è presente sui Colli Euganei nella Doc Colli Euganei Fior d’Arancio in versione spumante.
Ambiente.
Definito da Cesare Battisti “il più bel giardino vitato d’Europaâ€, il Trentino richiama la sua vocazione vinicola perfino nel profilo dei confini, a forma di foglia di vite. È infatti una regione in cui i vigneti, allevati secondo il sistema della pergola trentina, trovano terreni e soprattutto un clima particolarmente favorevole.
Storia.
La viticoltura è attiva in questa regione dall’epoca dei primi contatti con gli Etruschi e poi con i Romani. Nel Medioevo furono soprattutto i conventi di monaci a sostenere questa coltivazione, tanto che, a partire dal 720, i più noti monasteri di Svevia e Baviera acquistarono vasti appezzamenti di vigneti per assicurarsi regolari forniture di vino, possesso che mantennero per secoli, fino alle espropriazioni napoleoniche.
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